mercoledì 18 agosto 2010

L´inutilitá dello sport e la sua salvezza.

Ragionando sulla diversificazione delle abilitá umane ci si rende conto che spesso, per far vincere un pó tutti, sono stati fatti nascere sport completamente inutili. Credo sia lampante il fatto che ci troviamo davanti a sotterfugi organizzati da sconfitti che, per provare il gusto di eccellere in qualcosa o di saggiare con la pelle la consistenza dell´oro, hanno inventato sempre piú diversificate e inutili categorie di competizione.

Mi riferisco a sport come:
- il curling e l´hockey
- le inutili categorie diverse fra le corse di moto
- la formula uno e tutti gli sport a motore
- le canoe a 2-4-8 o piú vogatori
- la pallavolo e la palla a mano
- i diversi metri di altezza nei tuffi
- le diverse distanze nelle corse e la presenza o meno di ostacoli nel percorso
- le diverse distanze e i diversi stili nel nuoto
- la divisione fra esibizioni di nuoto sincronizzato e di danza
- le varie modalitá con le quali si sparano a bersagli fissi o mobili
- i diversi tipi di salto in lungo
- i diviersi modi di saltare piú in alto
- i diversi modi di trattare la palla con i piedi o con le mani
- le impercettibili differenze fra baseball e softball
- le ibridazioni quali l´hockey sulla terra e lo skiroll
- la vela e tutte quelle gare che non partono mai a causa del vento
- la divisione fra sport maschili e sport femminili

Ecco, questo é solo un piccolo elenco degli sport inutili e delle inutili diversificazioni che hanno generato. Ma andiamo avanti, per me esiste una soluzione per ridare finalmente forza alla competizione. Si tratta di unificare e semplificare le cose, eliminare le barriere invisibili per dare vita ad un coinvolgimento agonistico senza precedenti.

Immaginate il vedere due squadre di persone che scendono sul ghiaccio indossando pattini, togliendo le divisioni fra tutti gli sport di squadra che si giocano in questo modo. Persone con mazze che pattinano veloci per contendersi il tiro di un dischetto di dimensioni maggiori con lo scopo ultimo di farlo passare attraverso ad una porta. Una volta che é entrato girano la mazza e utilizzano il retro, che per l´occasione é una scopa, per pulire la traiettoria del disco e portarlo a segnare un punto maggiore se esso centra il bersaglio.

Immaginate la maestositá di vedere unite tutte le diverse tipologie di motori e mezzi a due o piú ruote racchiuse in una sola gara, dove solo il piú veloce e il piú bravo vince. Moto e formula uno insieme, Valentino Rossi a cavallo di una Yamaha che insegue Alonso su una Ferrari, dietro a loro una serie di macchine da Paris Dakar e moto che vanno dal Chopper al Quad fino ai prototipi segreti. Dare vita ad una specie di "Mario Kart" per esseri umani.

Immaginate che ai canoisti venga posta la domanda: vuoi vincere? ecco allora scegli tu con quanti vogatori presentarti! Basta divisioni per numero, gli si da uno spazio e ognuno sceglie da se, se la squadra di 4 funziona meglio di quella da 8 sono cazzi della squadra da 8. L´importante é vincere, non conta con quanti uomini ti presenti. Certo, potranno presentarsi squadre con 40 elementi, ma li sono cazzi loro il sincronizzarsi e soprattutto il costruirsi il mezzo.

Immaginate la pallavolo e la pallamano unite, magari con qualche spruzzata di basket e un aggiunta finale di rugby. Un giocatore prende la palla e la lancia in alto, arriva il compagno che la schiaccia su di un avversario colpendolo, ecco che l´avversario adesso é costretto a palleggiare finché non sará salvato da un compagno di squadra che gli dará di nuovo il permesso di alzare la palla. Ma in modalitá palleggio puó districarsi fra tutti i giocatori e correre nel campo opposto, passando sotto la rete, cercando di fare canestro con un tiro ma naturalmente ecco che puó essere bloccato con un placcaggio da un altro giocatore che si é fatto colpire anche lui, perde la palla ed é eliminato. Qui abbiamo un doppio miglioramento unendo a sport dove il contatto fisico é vietato la fisicitá del rugby, aumenterebbe la spettacolaritá e nessuno romperebbe piú il cazzo all´arbitro.

Immaginate la semplificazione dei tuffi, basta divisioni per altezze, per numero di tuffatori, per difficoltá di esecuzione. Due sole grandi categorie: il tuffo articolato, ovvero piú figo lo fai meglio é, e il tuffo a bomba. Cosí ci si diverte alla grande. O vai a vedere dei superatleti fare delle evoluzioni da paura o vai a vedere dei superciccioni originare dei maremoti e piccoli tsunami su di un pubblico partecipe.

Immaginate la nuova vita delle corse: si prendono tutti i corridori e li si dispongono su una fila, in un circuito adibito a questo genere di attivitá. Gli si mette davanti un ghepardo ammaestrato con un fiocco legato alla coda. Al via viene liberato il ghepardo, che corre dietro ad un qualcosa che gli da la voglia di correre al massimo della velocitá. Lo scopo dei corridori é dunque il prendere quel fiocco, ma ecco che la natura selezionerá il vincitore: sará un velocista che, nei primi 100 o 200 metri grazie ad uno scatto felino, la scamperá afferrando il fiocco o sará un paziente maratoneta che aspetterá che la bestia sia esausta, magari dopo chilometri e chilometri, per toglierle con calma l´oggetto della contesa?

Immaginate un nuoto dove ognuno fa un pó quel che cazzo gli pare, un nuoto dove con "stile libero" si dia la possibilitá di essere liberi veramente. Rana, delfino, dorso, farfalla, tutti nomi per inscatolare un semplice movimento di arti. Spazziamoli via tutti. Mettiamo in una piscina bella lunga un tot di nuotatori e facciamogli inseguire qualcosa di analogo ai corridori su terra. Un delfino credo che possa andare bene dai. Poi vediamo chi si stanca prima.

Immaginate coerografie di danza fatte sia in acqua che in palestra, con alternarsi di colpi di scena dentro e fuori, costume e nastro, una specie di circo di abilitá dedito solo al sollazzo del pubblico.

Immaginate che tutte le divisioni fra sport in cui si spara o si tirano frecce vengano uniti. Un solo unico bersaglio che dopo le prime 5 volte che lo hai colpito inizia a muoversi fino a staccarsi da terra ed iniziare a volteggiare, sta al tiratore poi cambiare arma e passare a quella piú consona per svolgere il compito.

Immaginate che si unisca finalmente il salto in alto con il salto in lungo per dare in vita al "salto in lá". Non si calcolerá piú la distanza sull´asse x o sull´asse y bensi sulla diagonale fra le due. Quindi bisognerá scegliere con intelligenza come svolgere questo sport dalle novitá geometriche, meglio saltare con un asta e poi lanciarsi verso una lunghezza maggiore o meglio puntare magari ad un autolanciarsi attaccati ad un peso dopo una rotazione che punta ad un icarontica salita?

Immaginate che questa assurda divisione fra calcio e football venga finalmente soppressa. Partendo dal presupposto che vogliono dire la stessa cosa ma in lingue diverse e che questa diversitá sia solo uno scontro politico fra nazioni antagoniste ecco che ci si presenta l´occasione per dare una lezione a quei fighetti del calcio. Una volta uniti direi di dare in pasto ai giocatori di football le fragili gambine dei calciatori nostrani, giusto per insegnargli cos´é uno scontro fisico, cos´é un fallo. Il gioco resterebbe piú o meno invariato, undici contro undici, palla che si deve toccare con i piedi se si vuole segnare e con le mani se si vuole avanzare, dinamiche quindi quasi invariate salvo per i 4 portieri che ogni squadra ha. Perché 4 portieri? Perché le porte restano a 4,5 metri da terra. Quindi queste colonne umane devono adoperarsi in bulgare prove di equilibrio per evitare di subire un gol. Naturalmente durante il gioco ogni entrata é lecita secondo il regolamento del football, sono lecite anche protezioni di vario tipo ed é lecito organizzare strategie di vittoria che comprendano il pestaggio o la menomazione degli avversari. Tutto questo perché credo che legalizzando la violenza i calciatori inizierebbero a considerarsi un pó piú umani e perderebbero quella spocchia che li contraddistingue.

Immaginate il ping pong e il tennis insieme, una racchetta che é una via di mezzo, un tavolo piú basso e molto piú grande sul quale puoi salire, una pallina simile ma piú adatta a questo utilizzo.

Naturalmente tutte gli sport nati per semplificare avrebbero il diritto di far estinguere gli sport che gli hanno dato vita, che sarebbero dunque banditi causa mancanza di senso.


Vedete, si possono trovare miliardi di soluzioni per risolvere i problemi dello sport. Con meno categorie ci sarebbero meno canali sulle tv private, quindi la gente dovrebbe spendere di meno per vedere queste spettacolari unioni. Gli stadi sarebbero punti di raccolta dove ogni volta ci si incontra con persone inizialmente di fede diversa ma che alla fine si ritrova nella passione per la competizione.
Quando tutto é piú semplice solo gli sportivi piú puri riescono a vincere.